Il brano “Il Maestro di violino” presenta una breve introduzione da parte del pianoforte a tempo rubato, dopodiché parte una prima sezione ad andamento medio dove dialogano, ad imitazione, la voce e il clarinetto, con il pianoforte che accompagna.
In seguito vi è un punto di corona, il quale mette fine ad una scansione ritmica “metronomica” e dà il via ad una scansione di tipo swing. Tale scansione si può percepire sia dall’accompagnamento del pianoforte e sia dallo spostamento di accenti ritmici da parte del clarinetto e della voce. Nelle sezioni musicali conclusive del tema si percepisce un lieve rallentando nella parte più riflessiva del brano, con il testo che esprime l’innamoramento del Maestro nei confronti dell’allieva, nonostante i trent’anni di differenza tra i due. Il secondo tema viene annunciato dal clarinetto con la voce che agisce per imitazione (il contrario rispetto alla prima esposizione tematica).
Successivamente, la scansione swing viene “lanciata” da una scala da parte del clarinetto. Terminato anche il secondo tema, il brano presenta una parte finale in cui la voce non canta più un testo ma una parte improvvisata e il clarinetto contrappunta arricchendo l’armonia esposta dal pianoforte. Il clima del brano è molto più jazzistico rispetto alla versione originale interpretata da Domenico Modugno. L’armonia è stata rivisitata in chiave jazz e l’andamento che si percepisce, in maniera prevalente, è di tipo swing.