Ti guarderò nel cuore

Il brano inizia con un’introduzione solistica del clarinetto a tempo rubato con dei salti alquanto repentini di 9ª e di 11ª. In alcuni punti di questa introduzione vi sono degli abbellimenti come acciaccature e trilli. Inoltre si alternano, per quanto riguarda il tempo, delle situazioni musicali statiche e dinamiche con alcuni accelerando e rallentando.

L’introduzione termina con due misure omoritmiche e all’ottava da parte del clarinetto e del pianoforte. Dopodiché la voce espone il tema del brano in lingua inglese con il solo clarinetto ad accompagnarla mediante delle note lunghe che in qualche maniera definiscono l’armonia, dal punto di vista dell’arrangiamento è sicuramente una scelta particolare ma che risulta efficace. Verso la metà dell’esposizione tematica entra anche il pianoforte e si procede non più a tempo rubato ma a tempo. In seguito, viene proposto un assolo della voce accompagnato esclusivamente dal pianoforte sulle prime due sezioni del pezzo, successivamente vi è il solo del pianoforte sulle ultime due sezioni del tema. In conclusione, il clarinetto lancia con una misura di tutti quarti il tema che viene ripreso nuovamente dalla voce con testo in lingua italiana e il pianoforte accompagna armonicamente (e scandisce il tempo) i due strumenti monodici.

Dal punto di vista dell’ascolto, il brano risulta libero nel fraseggio ed originale dal punto di vista dell’arrangiamento in chiave jazz, soprattutto a livello armonico

Ti guarderò nel cuore
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    Ti guarderò nel cuore